
Michail Aleksandrovič Čechov, attore e regista teatrale russo-americano, ha lasciato una importante eredità di tecniche di formazione degli attori.
Le riflessioni teoriche alla base di queste tecniche sottolineano l’importanza delle sensazioni propriocettive di movimento per incarnare un personaggio e abitare uno spazio immaginario.
IL METODO DI ČECHOV
Il metodo di Čechov per addestrare gli attori si basa sul presupposto che il movimento influenzi l’esperienza psicologica.
I teorici della performance hanno esplorato le tecniche di recitazione di Čechov attraverso la lente delle neuroscienze cognitive (Blair, 2007; Kemp, 2012; Lutterbie, 2015).
La dimensione psicologica della relazione tra le sensazioni cinestetiche, gli stati emotivi e i processi cognitivi è stata esaminata in numerosi studi recenti.
In un esperimento (Rahona et al. 2014), i pazienti clinicamente depressi hanno mostrato una maggiore persistenza dello stato d’animo triste quando scuotevano la testa alla vista di immagini piacevoli, rispetto a quelli che annuivano quando si presentavano le stesse immagini.
POSIZIONI DI POTERE
Allo stesso modo, è stato dimostrato che mantenere per soli due minuti “posizioni di potere“, riconosciute socialmente come dominanti, aumenta la fiducia in se stessi e la disponibilità a correre rischi.
Inoltre aumenta il livello di adrenalina e abbassa il livello di l’ormone dello stress cortisolo nella saliva (Carney et al., 2010).
Uno studio ha rilevato che l’assunzione di pose dominanti aumenta la fiducia in se stessi dei soggetti con preesistente alta autostima e la bassa autostima tra coloro che riportano questa condizione prima dell’esperimento (Briñol et al., 2009 ).
Un altro studio si è focalizzato sugli effetti di tre serie di esercizi adattati dalle tecniche di Cechov per la formazione degli attori.
Sebbene gli esercizi producessero cambiamenti statisticamente non significativi nell’altezza percepita, c’era una relazione significativa tra l’altezza percepita e l’affetto.
L’altezza percepita aumentava con l’aumento della piacevolezza o dell’eccitazione.
Questi risultati forniscono un supporto preliminare all’intuizione di Cechov secondo cui le azioni fisiche di espansione e di contrazione esercitano effetti opposti sull’esperienza psicologica dei praticanti.
Sarebbero interessanti altri studi che approfondissero le basi neuroscientifiche del metodo di Cechov e dell’esperienza incarnata della recitazione in generale.
RIFERIMENTI
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