RIPENSARE L’IDEA DI SALUTE MENTALE
Perché il sistema di salute mentale ci sta deludendo di Steve Hayes | 2 giugno 2020 | Nel 13° secolo, i medici curavano comunemente la malattia mentale praticando un buco nella testa di una persona, liberando così demoni e spiriti maligni, nella speranza di “curare” la persona. Fino al 19° secolo i medici credevano anche che se i fluidi corporei avessero perso l’equilibrio, il risultato sarebbe stato una malattia fisica e mentale. Le persone con problemi di salute mentale sono state sottoposte a salassi, purghe e vomito indotto per “ristabilire l’equilibrio”. Oggi sorridiamo davanti a tanta ignoranza. Tali pratiche sono state abolite nel mondo sviluppato e…
Continua a leggereSESSIONE LIVE GRATUITA: SYLVIA PLATH, ESSERE O NON ESSERE DIO
VOCE, CORPO, SCRITTURA Proseguiamo con JAMU – OTTAVA SESSION, le nostre sessioni online gratuite di psicologia su Instagram. Scopri il programma e iscriviti. Ti invieremo l’invito per partecipare 48 ore prima dell’inizio. Ti aspettiamo! VOCE, CORPO, SCRITTURA SYLVIA PLATH: ESSERE O NON ESSERE DIO SESSIONE LIVE GRATUITA ONLINE CON CARMEN PERNICOLA, PSICOLOGA SABATO 25 MARZO – ORE 14.10 SESSIONE GRATUITA LIVE SU INSTAGRAM ISCRIVITI ADESSO La sessione è la prima di tre incontri dedicati a corpo, voce, scrittura. Usiamo la poesia per liberare la creatività, stimolare l’espressività e la connessione con se stessi, con l’altro, con il mondo, attraverso le nostre…
Continua a leggereDEPRESSIONE POST-AVATAR E LA NOSTALGIA PER UN PARADISO PERDUTO CHE NON ABBIAMO MAI VERAMENTE PERDUTO
Tutto ha avuto inizio nel 2009 dopo l’uscita nelle sale del primo Avatar. Su Avatar Forums alcuni utenti cominciato a raccontare di sentirsi tristi e scontenti della propria vita dopo aver visto il film. Nel primo Avatar James Cameron raccontava del tentativo dell’umanità di colonizzare Pandora, un magnifico pianeta incontaminato, dove i Na’vi, una razza umanoide blu, viveva in piena armonia con la natura, tra foreste tentacolari, montagne rigogliose e maestose creature naturali. Nel thread sull’Avatar Forums persone di ogni area geografica del mondo hanno postato più di mille messaggi in cui hanno espresso emozioni e sentimenti simili. Il thread…
Continua a leggerePROSSIMA SESSIONE DI PSICOLOGIA GRATUITA ONLINE
SESSIONE PUBBLICA GRATUITA ONLINE 11 febbraio 2023 – ore 11.10 con Carmen Pernicola, psicologa La pausa sacra nella psicologia buddhista di Jack Kornfield Info: carmen.pernicola.ottavanota@gmail.com lottavanotastudio@gmail.com
Continua a leggereLUCI DEL VARIETA’
Checco Dalmonte, capocomico della compagnia “Polvere di stelle”, fidanzato con Melina, anche lei nella compagnia, si innamora della soubrette Liliana, entrata con un’espediente nella sua compagnia, nonostante il parere contrario degli altri attori, che la vedevano solo come un ulteriore costo che non potevano permettersi. Liliana sarebbe anche disposta a cedere a Checco, che però, la ricatta bonariamente, per poi finire a vergognarsi di quel che ha fatto. Titolo: Luci del varietàRegia: Federico FelliniNazione: ItaliaAnno: 1950Durata: 100 minDirezione fotografia: Otello MartelliMusiche: Felice Lattuada
Continua a leggereFRANCA VALERI SCRITTRICE
Celebre e amata soprattutto per la sua carriera cinematografica e televisiva, iniziata interpretando in Luci del varietà, diretto da Federico Fellini insieme ad Alberto Lattuada, Franca Valeri è stata anche un’autrice di grande talento. Nel 1951 pubblica per Mondadori, Il Diario della Signorina Snob, fortemente voluto da Indro Montanelli. Il libro racconta un anno di vita di uno dei suoi personaggi più noti, accompagnato dalle illustrazioni di Colette Rosselli. Negli anni a venire Franca Valeri pubblica poi nel 1960 Le donne, con Longanesi, nel 1961, Le catacombe con l’editore Cappelli, nel 1965, ancora con Longanesi Questa qui, quello là e…
Continua a leggereNEL VOSTRO PROCEDERE INCOSCIENTE DEI GIORNI
Nel vostro procedere incosciente dei giorni la realtà vi è davvero reale, lo comprendo, nel vostro procedere muto delle notti il sogno è solo sognato, la verità solo da dire, o da scoprire, lo comprendo, e forse anche lo invidio, a volte. Grattacieli superbi e archi trionfanti, incendi di foreste e razzie di animali, muri alle frontiere tra chi vive e chi muore, campi sgombrati, crocifissi baciati, cassonetti differenziati, roghi umani nei caffè all’aperto d’estate, come se la verità fosse vera e una, come se i confini fossero luoghi reali e non linee immaginarie tracciate a caso nel caos per…
Continua a leggereRISVEGLIARSI E’ CONOSCERE CIO’ CHE LA REALTA’ NON E’
Risvegliarsi è conoscere ciò che la realtà non è. E’ cessare di identificare se stessi con un oggetto qualsiasi di conoscenza. Proprio come ogni affermazione sulla sostanza fondamentale o sull’energia della realtà non può essere che priva di significato, così qualunque affermazione riguardo a ciò che “io sono”, alle profonde radici del mio essere è il non plus ultra della follia. L’inganno sta nella falsa premessa metafisica alla radice del senso comune; è l’inconscia ontologia ed epistemologia dell’uomo medio, la sua tacita presunzione che egli sia un “qualcosa”. Presumere che “io sono nulla”, sarebbe naturalmente, altrettanto sbagliato, dal momento che…
Continua a leggereLE DISPRASSIE
Le disprassie rientrano nel quadro dei disturbi dello sviluppo della coordinazione motoria. L’acquisizione delle abilità motorie coordinate risultano notevolmente inferiori rispetto a quanto atteso in relazione all’età cronologica dell’individuo e alle opportunità che ha avuto di apprendere e di utilizzare tali abilità. La disprassia può essere di tipo verbale o motoria. La disprassia verbale può ricorrere come forma pura o associata a disturbi di programmazione motoria a carico di altri distretti corporei (disprassia manuale, oculo-motoria, ecc. cfr. Sabbadini, 2005) o al disturbo specifico di coordinazione motoria (DCD, Developmental Coordination Disorder, APA, 20). Il bambino disprassico può presentare movimenti scoordinati, andatura poco sciolta, difficoltà a salire e scendere le scale, ad allacciarsi…
Continua a leggereDANZA E CERVELLO
E’ piuttosto recente l’attenzione della ricerca sul cervello in relazione alla danza. Negli ultimi anni la ricerca si è resa conto che la sincronizzazione del movimento con la musica, che essenzialmente si realizza nella danza, formi una sorta di doppio circuito del piacere. Da una parte la musica stimola i centri di ricompensa del cervello. Dall’altra, la danza attiva i circuiti cerebrali sensoriali e motori. Nell’apprendimento e nell’esecuzione della danza entrano in gioco diverse aree della corteccia motoria, la corteccia somatosensoriale, i gangli della base e il cervelletto. La corteccia motoria partecipa alla pianificazione, al controllo e all’esecuzione dei movimenti…
Continua a leggereDANZA E VERTIGINI CRONICHE
Circa una persona su quattro sperimenta le vertigini in qualche momento della propria vita. Di solito la sensazione di vertigini deriva dagli organi vestibolari dell’orecchio interno. Queste camere piene di liquido rilevano la rotazione della testa attraverso minuscoli peli che percepiscono il movimento del fluido. Dopo essersi girato rapidamente, il fluido continua a muoversi, il che può farti sentire come se stessi ancora girando. L’input sensoriale evoca riflessi di ordine inferiore del cervelletto e risposte percettive di ordine superiore del cervello. La stimolazione vestibolare provoca il riflesso vestibolare-oculare e la percezione del movimento autonomo (p. es., vertigini) le cui durate di…
Continua a leggerePIROETTE E VERTIGINI
Il modo in cui i ballerini riescono ad evitare di provare vertigini quando eseguono piroette potrebbe essere utile per il trattamento delle vertigini croniche.
Continua a leggereL’INTELLIGENZA MUSICALE
L’intelligenza musicale può essere definita come “la capacità di risolvere i problemi esecutivi, compositivi, analitico-interpretativi o di creare esecuzioni, composizioni e interpretazioni” così come la capacità di comprendere all’ascolto il discorso musicale sapendone percepire l’organizzazione e l’articolazione formale. La performance strumentale richiede, infatti, il controllo puntuale di diverse azioni pianificate gerarchicamente. Tali azioni si svolgono con le dita di entrambe le mani e talvolta pure con i piedi, nel timing sequenziale, nel feedback sonoro scaturito da ogni sequenza motoria, che porta a sua volta verso modalità di autoregolazione motoria o posturale e chiama in campo sistemi di orientamento visuo-spaziali. a…
Continua a leggereIL FALSO MITO DEL GENIO MUSICALE
Persiste una credenza molto diffusa, ma fondamentalmente falsa, secondo cui alcune capacità umane siano indipendenti dai processi di apprendimento.
Continua a leggereTEATRO ED EMPATIA
RECITAZIONE ED EMPATIA L’empatia descrive la capacità di riconoscere gli stati emotivi e mentali degli altri e può comportare la condivisione dei loro sentimenti o essere limitata a una comprensione cognitiva (ad esempio, Decety e Meyer, 2008). L’empatia è fondamentale per l’interazione sociale. Infatti, quando le capacità empatiche sono compromesse, le interazioni sociali sono difficili (DSM-IV-TR, American Psychiatric Association, 2000). Tra le diverse discipline artistiche e accademiche quelle particolarmente focalizzate sui processi empatici sono recitazione, danza e psicologica. Nella pratica di ognuna di queste discipline l’empatia svolge un ruolo fondamentale. Prima di tutto la recitazione teatrale è associata all’empatia (Goldstein, 2009; Nettle, 2006). …
Continua a leggereIL MIO SCOPO E’ INSEGNARE AL MONDO AD ASCOLTARE
In questa dimostrazione straordinaria, la percussionista sorda Evelyn Glennie mostra come ascoltare la musica implichi molto di più che lasciare semplicemente che le onde sonore ti colpiscano i timpani.
Continua a leggereLA RICERCA SU DANZA E CERVELLO
In molte situazioni sin dall’inizio della storia umana sulla Terra, gli esseri umani si impegnano in sistemi strutturati complessi di azione corporea carichi di significato sociale e culturale.
Continua a leggereIL METODO ČECHOV PER GLI ATTORI ALLA PROVA DELLE NEUROSCIENZE
Il metodo Čechov per gli attori alla prove delle neuroscienze
Continua a leggereCOSTRUITI AD ARTE
Il termine “personaggio” deriva da “persona”. Persona è la maschera che si utilizzava negli spettacoli teatrali nell’antichità greca e latina. Deriva dal latino “per”, cioè attraverso, via, e “sonare”, cioè risuonare, sonare.
Continua a leggereMUSICA E NEUROSCIENZE
L’esercizio musicale può alterare la struttura e la funzione del cervello e aumentare la connettività tra alcune aree del cervello.
Continua a leggereLA CONSAPEVOLEZZA MINDFULLNESS NELL’EDUCAZIONE MUSICALE
LA MENTE CHE OSSERVA E LA MUSICA Un studio condotto da Czajkowski e colleghi (2020) ha indagato gli effetti di un programma mindfullnes sugli studenti di musica in tutti gli aspetti del loro percorso educativo musicale. La consapevolezza è stata misurata con il Five Facet Mindfulness Questionnaire (FFMQ) e il questionario mindfulness for Musicians costruito su misura per questo intervento. L’FFMQ misura cinque sfaccettature della consapevolezza: osserva, descrivi, agisci con consapevolezza, non giudicare e non reagire. I partecipanti hanno seguito il corso mindfullness for Performing Arts Students (MfPAS). Si tratta di programma che integra il protocollo mindfullness di riduzione dello stress (MBSR) con quello MBCT di 8 settimane in cui la tecnica è adattata in…
Continua a leggereLA SORDITA’ DAL PUNTO DI VISTA SOCIALE
Molti adulti sordi e genitori di bambini sordi si sono impegnati per cercare di trasformare la sordità da stigma a identità culturale. Ma in che modo può una condizione che è stata etichettata storicamente come una disabilità poi divenire la base per un processo di identificazione culturale?
Continua a leggereALAN WATTS
La voce di ogni individuo è unica grazie alle infinite variazioni nelle dimensioni e nella forma delle corde vocali.
Continua a leggereIL GIOCO, UN’ATTIVITA’ TREMENDAMENTE SERIA
IL GIOCO I bambini giocano. Dire che i bambini giocano è come dire che il cielo è azzurro. Ovvio, banale, difficile che ci si soffermi a riflettere. I bambini giocano, probabilmente da quando esiste il mondo. Che cosa potremmo trovare, dunque, di meglio per comunicare con i nostri bambini? Giocando con loro impariamo a capirli, a conoscerli, li scopriamo ogni volta di più. E scopriamo un po’ di più di noi stessi. Ma nella vita degli adulti non sempre c’è spazio per il gioco. BRUNO MUNARI Bruno Munari, pittore, primo designer italiano, scrittore, creatore di libri per l’infanzia, sosteneva che…
Continua a leggereCAMBIARE COPIONE PER CAMBIARE NOI STESSI
“La parola ‘persona’ deriva dalla parola latina ‘persona’ che si riferiva alle maschere indossate dagli attori in cui il suono passava. La “persona” è la maschera, il ruolo che stai interpretando. E tutti i tuoi amici, parenti e insegnanti sono impegnati a dirti chi sei e qual è il tuo ruolo nella vita.” (Alan Watts) Tutti noi abbiamo una storia su chi siamo. Questa storia è complessa e stratificata. Comprende alcuni fatti oggettivi, come nome, età, sesso, background culturale, stato civile, occupazione e comprende anche descrizioni dei ruoli che ricopriamo, delle relazioni, dei punti di forza e di debolezza, ciò che ci piace e…
Continua a leggereIMPROVVISAZIONE TEATRALE E ANSIA SOCIALE
Esistono diverse programmi che utilizzano l’improvvisazione per imparare a gestire l’ansia. L’improvvisazione teatrale può essere utilizzata per allenare la mente a restare in contatto con il presente e in connessione con l’altro e per imparare ad accettare e tollerare il costo emozionale del mettersi in gioco e del prendere parte a esperienze importanti, significative, trasformanti. L’improvvisazione teatrale è una performance teatrale, comica o drammatica, durante la quale gli attori e le attrici utilizzano tecniche di recitazione spontanee, anche accogliendo suggerenti dal pubblico, e creano dialoghi, ambientazione e trama senza un copione prestabilito. Gli artisti dell’improvvisazione mettono in gioco diverse capacità,…
Continua a leggereLA VITA, UN TEATRO ALL’IMPROVVISO
IMPROVVISAZIONE TEATRALE E ANSIA Diversi studi hanno rilevato che l’improvvisazione teatrale è un’attività in grado di favorire nelle persone la presenza mentale e la capacità di mettersi in gioco in situazioni sociali incerte. Salire su un palco, davanti a un pubblico, esibirsi senza sceneggiatura, può sembrare un attività altamente ansiogena. E, in effetti, lo è. Allora come può un’attività che crea ansia, costituire un’attività che aiuta le persone ad affrontare la propria ansia, soprattutto la propria ansia sociale? ROVESCIARE LA PROSPETTIVA Per comprenderlo, bisogna rovesciare la prospettiva consueta con cui siamo abituati a pensare all’ansia come un’emozione da gestire o…
Continua a leggereLA DIDATTICA MUSICALE INCLUSIVA
Oggi l’educazione musicale a scuola è considerata un indicatore importante di inclusione degli studenti con disabilità, in quanto la musica rappresenta un aspetto fondamentale del funzionamento umano sia in termini di abilità sia in termini di interazione con il proprio contesto sociale e culturale. La musica è un processo articolato che sollecita e stimola canali percettivi in diverse aree cerebrali e fin dall’antichità è stata annoverata fra le arti più importanti per il benessere dell’uomo. Solo in tempi recenti, però, è diventata anche oggetto dell’indagine scientifica, che ha verificato anche sperimentalmente quello che ogni appassionato di musica sapeva già intuitivamente…
Continua a leggereSORDITA’ E VOCE
Il Prosody–Voice Screening Profile di Schriberg e colleghi (1990) ha permesso di identificare le caratteristiche vocali e prosodiche della voce delle persone sorde. La voce è tesa, cupa aspirata, stridula e gutturale (si veda Calvert, 1962). La prosodia è caratterizzata da phrasing, variazione tonale, velocità d’eloquio e accento. Queste caratteristiche prosodiche rendono questo tipo di parlato molto riconoscibile (Pellegrino, Elisa & Caruso, Valeria & Meo, Anna. (2017). Ulteriori tratti distintivi della voce delle persone sorde sono la fluenza ridotta (Subtelny et al., 1980), le lunghe pause per marcare i confini di parola e il prolungamento delle vocali (Stathopoulos et al., 1986) La…
Continua a leggereIL TONO
Il tono è una caratteristica molto importante della voce. E’ la caratteristica della voce che più ci mette in connessione con l’altro. Può essere formale, informale, neutro, sarcastico, ironico, canzonatorio, serio, leggero…
Continua a leggereLA VOCE NATURALE
La voce naturale è la voce che abbiamo alla nascita e che viene modificata da diverse abitudini nel corso della vita. Queste abitudini soprattutto derivano dall’esigenza, indotta dall’educazione, ad inibire l’espressione di alcune emozioni. E’ però possibile recuperare la nostra voce naturale, partendo dalla respirazione. Questo ci permette di avere una voce che più ci assomiglia e soprattutto una voce più espressiva e comunicativa.
Continua a leggereINTELLIGENZA E DISABILITA’ INTELLETTIVE
L’intelligenza è stata ampiamente studiata all’interno della psicologia delle differenze individuali. Ma questo studio ha causato molti problemi per via dell’ambiguità del termine. Per questo ci sono numerosi modelli che cercano di spiegare l’intelligenza da prospettive anche molto diverse tra loro: dalle teorie basate su un solo fattore alle teorie delle intelligenze multiple. Raymond B. Cattel ha sviluppato un modello dell’intelligenza basato su due fattori centrali. Questi due fattori sono l’intelligenza fluida e l’intelligenza cristallizzata. INTELLIGENZA FLUIDA L’intelligenza fluida si riferisce alla capacità di adattarsi e di affrontare nuove situazioni in modo flessibile, senza che l’apprendimento precedente costituisca un aiuto determinante. L’intelligenza fluida è fondamentalmente modellata dalle attitudini primarie, come l’induzione e la deduzione, le relazioni e le classificazioni, l’ampiezza della…
Continua a leggereDISTURBI DELL’ELABORAZIONE UDITIVA CENTRALE
I disturbi dell’elaborazione uditiva centrale (CAPD-Central Auditory Processing Disorder) sono stati descritti da Keith (1986) come una condizione in cui una persona ha difficoltà a processare o interpretare l’informazione uditiva, quando presentata in un ambiente uditivo non ottimale. L’elaborazione uditiva è la capacità del nostro cervello di discriminare tra stimoli sonori diversi e di attribuirgli un significato, pertanto richiede l’integrazione di diverse abilità: ascolto, comprensione, interpretazione, espressione. Grazie a questa integrazione il cervello elabora in genere i suoni percepiti in maniera quasi istantanea. Nelle persone con disturbi nell’elaborazione uditiva centrale questa integrazione è disturbata dai rumori di fondo o ritardata, anche se la soglia a…
Continua a leggereL’ACUFENE
L’acufene, o tinnito, è la percezione di un fischio, di un ronzio o di pulsazioni nell’orecchio, in assenza di fonti reali del rumore. Può essere monolaterale o bilaterale e può essere percepito come proveniente da dentro o fuori la testa. In letteratura viene definito come una percezione uditiva di suoni nell’orecchio e/o nella testa in assenza di uno stimolo esterno. Per questo Werner Muhlnicken lo definì per la prima volta nel 1998 per la prima volta come una sensazione uditiva fantasma, paragonandolo alla sindrome dell’arto fantasma. Questa sindrome si presenta a volte in persone che hanno subito l’amputazione di un arto con la…
Continua a leggereL’IPERACUSIA
Ali A. Danesh della Florida Atlantic University, ha mostrato che anomalie del sistema uditivo possono causare perdita dell’udito, acufene e iperacusia (Danesh & Kaf, 2015), incapacità a localizzare la fonte di un suono e difficoltà di comprensione del parlato, soprattutto in ambienti rumorosi (Giraud et al. 1995; Danesh & Kaf, 2015).
Continua a leggereLA DISPRASSIA
La disprassia può essere verbale o motoria. La disprassia verbale può ricorrere come forma pura o associata a disturbi di programmazione motoria a carico di altri distretti corporei (disprassia manuale, oculo-motoria, ecc. cfr Sabbadini, 2005) o al disturbo specifico di coordinazione motoria (DCD, Developmental Coordination Disorder, APA, 2013). Il bambino disprassico può presentare movimenti scoordinati, andatura poco sciolta, difficoltà a salire e scendere le scale, ad allacciarsi le scarpe, a impugnare correttamente penne e pennarelli, ma può avere anche tensione continua agli arti, scarso senso dell’orientamento, timore di muoversi in spazi ampi o estranei, poca confidenza con il movimento del…
Continua a leggereAPRIRSI DEGLI OCCHI
Aprirsi degli occhi Quel giorno che vidi sotto le nuvole scure passare la luce sull’acqua e sentii la voce del mondo parlar chiaro, allora sapevo, come già prima, che la vita non è memoria passeggera di quel che fu e nemmeno le restanti pagine di un grande libro che aspetta di essere letto. E’ l’aprirsi di occhi a lungo chiusi. E’ la visione di cose lontane viste per il silenzio contenuto in esse. E’ il cuore che dopo anni di segreto conversare parla ad alta voce nell’aria chiara. E’ Mosè nel deserto in ginocchio davanti al cespuglio in fiamme. E’…
Continua a leggereIPERACUSIA E AUTISMO
L’iperacusia è stata ritenuta a lungo un sintomo molto frequente nell’autismo. Sono state fornite già più di trent’anni fa prove preliminari e sistematiche del fatto che una persona diagnostica come autistica circa su cinque con “udito normale” presenti iperacusia. Lo stesso fenomeno, invece, è molto raro tra i bambini e i ragazzi non autistici (Coleman & Gillberg, 1985). Forse lo stereotipo della bolla autistica viene da lì. Cioè dallo stereotipo della bolla della sordità. Alcuni anni fa ho letto Neurotribù di Steve Silberman, il giornalista di Wired che già nell’articolo “The Geek Syndrome”, pubblicato su Wired nel 2001, aveva descritto l’autismo come la sindrome del geek. Silberman sostiene…
Continua a leggereIL POTERE CURATIVO DEL SUONO
La Voice Movement Therapy è la prima Terapia delle Arti Espressive approfondita che si concentra sullo sviluppo di una voce incarnata come modo per esplorare i confini del proprio Sé ed esprimersi più pienamente. Fondata da Paul Newham, lavora con l’identità e la storia personale attraverso il movimento, la voce, il respiro e l’immagine che non si basa sul linguaggio o sui costrutti culturali. Paul Newham è fondatore e direttore dell’International Association for Voice Movement Therapy a Londra e ha lavorato con una vasta gamma di clienti, inclusi artisti dello spettacolo. Nel suo libro The Singing Cure: an Introduction to Voice…
Continua a leggereL’IRONIA E L’AUTOIRONIA NELLA CONSULENZA PSICOLOGICA
IRONIA E AUTOIRONIA NELLA CONSULENZA PSICOLOGICA La psicologia è una cosa seria, ma non per questo deve essere necessariamente seriosa. Nelle nostre sessioni di consulenza psicologica c’è spazio per tutte le emozioni e per tutti i pensieri umani, anche per la gioia, l’allegria, l’ironia e l’autoironia. Ridiamo e piangiamo insieme e a volte ci prendiamo un po’ in giro, per normalizzare e validare il grado di drammaticità a volte eccessivo che diamo ai prodotti della nostra mente. La parola ironia nel linguaggio comune significa dissimulare il proprio pensiero con parole che significano il contrario di ciò che si intende realmente…
Continua a leggereUN ESERCIZIO: LA TUA POSIZIONE RISPETTO AL PROBLEMA?
Prova a pensare a qualcosa che ti crea un problema impegnativo. Non un problema esterno, come non avere soldi o non avere un lavoro. Un problema interno, come, ad esempio, un pensiero eccessivamente auto-critico che ti tormenta, un ricordo molto doloroso che si ripresenta spesso, un’emozione spiacevole, un comportamento impulsivo. Puoi scegliere anche qualcosa del tuo passato, purché sia presente ancora oggi. Concentra la tua attenzione su questa cosa che hai scelto e prenditi qualche minuto per riflettere sulla sua portata nella tua vita e su quanto ti condiziona e ti influenza. Ora immagina di essere un famoso scultore e…
Continua a leggereAUTISMO E UDITO
La caratteristica che maggiormente accomuna bambini e adulti che vengono diagnosticati come autistici e l’iperacusia, una sensibilità elevata al rumore e la difficoltà a filtrare i rumori di fondo. Negli Stati Uniti circa la metà degli specialisti in audiometria in presenza di difficoltà significative nell’apprendimento o nella comunicazione effettua test uditivi specifici per verificare l’eventuale presenza di un interessamento delle vie uditive centrali (Martin F.N.,1998)? Non comprendono neanche una valutazione foniatrica e ignorano del tutto la valutazione degli aspetti funzionali dell’elaborazione uditiva centrale. La valutazione delle capacità uditive viene quasi sempre lasciata soltanto ai test di valutazione fonologica e di…
Continua a leggereNON POSSIAMO VEDERE IL MONDO COSI’ COM’E’
L’OTTAVA NOTA STUDIO Trasformiamo la psicologia in spettacolo, affinché lo spettacolo della psicologia ci trasformi. Nel suo libro La sensibilità come sistema della percezione, Gibson ha analizzato la percezione in situazioni di visibilità ridotta, ad esempio in presenza di nebbia o al crepuscolo. In tali situazioni – scrive – “il sistema comincia la sua caccia“, provando e testando una serie di ipotesi su ciò che ha dinanzi agli occhi. Sostiene però, anche, che il ruolo delle ipotesi nella nostra percezione visiva è stato spesso sopravvalutato nella tradizione psicologica, poiché, di fatto, la nostra percezione è indicizzata sul movimento. Quando camminiamo verso un oggetto…
Continua a leggereLE NUOVE SFIDE DELLA TELEPSICOLOGIA
LA TELEPSICOLOGIA E LA PANDEMIA Soprattutto in seguito alla diffusione dell’epidemia da SARS-CoV-2, si è verificata una crescita esponenziale delle richieste di consulenza psicologica mediante chiamata audio o video nei più diversi contesti. Tutto questo comporta delle possibilità interessanti per la pratica e per la ricerca in psicologia e al tempo stesso apre nuove sfide metodologiche ed etiche. Anche in tempi non pandemici l’assistenza sanitaria a distanza consentiva ai fornitori di servizi di salute mentale di raggiungere più persone. Soprattutto permetteva di raggiungere le persone geograficamente isolate o che non avevano accesso ai servizi per l’infanzia o ai trasporti.…
Continua a leggereDJANGO REINHARDT E LA RULLATA DI SCALA CROMATICA
L’OTTAVA NOTA STUDIO Trasformiamo la psicologia in spettacolo, affinché lo spettacolo della psicologia ci trasformi. Django Reinhardt, nasce nel 1910 in Belgio, di etnia Sinti. Dopo aver attraversato l’Europa e il nord Africa con la sua carovana si ferma nei pressi di Parigi, nelle”zone”, un’area periferica della capitale francese dove sono presente diversi accampamenti nomadi. Non sa leggere né scrivere e si guadagna da vivere suonando il banjo. Scopre e si appassiona ben presto al jazz di Joe Venuti, Duke Ellington e soprattutto di Louis Armstrong e cerca di imitare il loro stile. A 18 anni resta vittima di un…
Continua a leggerePRATICA MUSICALE E CERVELLO
Il termine genio ha prodotto un’ideologia culturale fuorviante secondo cui nascere musicali è appannaggio di pochi eletti.
Continua a leggereLa chiave del VERO appartenere.
Steve C. Hayes | Oct 23, 2019 | Traduzione di Carmen Pernicola Tutti noi desideriamo appartenere agli altri. Si può vedere nei bambini che piangono perché vogliono la loro mamma. Negli adolescenti che desiderano l’attenzione e l’approvazione dei loro pari. E in molti annunci pubblicitari che attirano il loro pubblico adulto promettendogli che potranno attrarre il partner perfetto (se solo acquisteranno il loro prodotto). Abbiamo tutti bisogno di appartenenza eppure molti di noi stanno molto male rispetto a questo. Secondo una statistica recente, la metà circa degli americani si sente spesso sola e lotta per costruire relazioni significative. Questo è…
Continua a leggereErrore di sistema
Un programma di intelligence realizzato dalle agenzie americane per spiare impunemente chiunque sul web sulla rete, in ogni parte del pianeta Edward Snowden, nato in North Carolina nel 1983, genio dell’informatica, funzionario della CIA e dell’NSA nel maggio 2013 ha rivelato al Guardian l’esistenza di un programma di intelligence realizzato dalle agenzie americane per spiare impunemente chiunque sul web sulla rete, in ogni parte del pianeta. In seguito alle sue dichiarazioni al Guardian, in Europa, Brasile e negli stessi U.S.A furono avviate diverse di inchieste sull’operato del governo federale. Gli U.S.A. accusrono Snowden di furto di proprietà governative e spionaggio.…
Continua a leggereLa comunità utopica di Walden Two
Carmen Pernicola “Dovrebbero sperimentare. Dovrebbero esplorare nuovi modi di vivere, come hanno fatto le persone nelle comunità del diciannovesimo secolo.” Nell’estate del 1945, Burrhus Frederic Skinner scrive The Sun Is But a Morning Star, un romanzo utopico che pubblicherà tre anni dopo con il titolo di Walden Two. Skinner racconta che una prima idea del libro gli era venuta durante una conversazione a cena con un suo amico, il cui genero era di stanza nel Pacifico sul finire della seconda guerra mondiale, durante la quale si era chiesto cosa avrebbero fatto i giovani una volta tornati a casa. Skinner aveva sostenuto che…
Continua a leggereSuperman non esiste
Superman non esiste. I limiti non sono solo nella mente, sono anche nella realtà. E’ fondamentale stabilizzare dentro di noi la comprensione di essere individui con risorse e limiti. Accettare che non possiamo essere qualsiasi cosa e ottenere tutto ciò che desideriamo. E fare i conto con la frustrazione che questa condizione umana comporta. Un vero scambio relazionale, una reciprocità autentica, si realizza, infatti solo su un piano di realtà, entro i confini dei nostri limiti e dei limiti dell’altro. Soprattutto per migliorare la qualità delle nostre relazioni è indispensabile comprendere che l’altro non è a nostro disposizione perenne e…
Continua a leggereTrasformiamo la psicologia in spettacolo
affinché lo spettacolo della psicologia ci trasformi.